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40 esemplari di Emys orbicularis ingauna rilasciati in natura

Il prossimo 9 luglio, 40 esemplari di testuggine palustre (Emys orbicularis ingauna) saranno rilasciati in habitat naturali presso due siti di Interesse Comunitario della Piana di Albenga, la cava Valloni e uno stagno nell'alveo del fiume Centa, nella zona di Bastia, oggetto quest'anno della rimozione degli esemplari di testuggini alloctone finanziata all'interno del progetto europeo LIFEEMYS.

Approvato a luglio 2013 con una durata di 3 anni, il progetto LIFEEMYS, cofinanziato all'interno del programma LIFE+ per un valore totale di 1,3 milioni di Euro, vede coinvolti l'Acquario di Genova, ente capofila, Arpal, Università di Genova (DISTAV), Parco di Montemarcello-Magra e Giardino Zoologico di Pistoia, con il supporto della Provincia di Savona e della Regione Liguria. Obiettivo del progetto è la conservazione della testuggine palustre Emys orbicularis in due zone umide della Liguria, tramite la rimozione delle specie aliene, testuggini acquatiche esotiche acquistate come animali da compagnia e poi rilasciate in natura, il miglioramento dell'habitat e il ripopolamento.

Il progetto prevede di raggiungere gli obiettivi prefissati attraverso le seguenti azioni:

Cattura delle testuggini palustri aliene nelle aree di intervento e loro trasferimento presso lo stagno creato nel Giardino Zoologico di Pistoia
Allevamento ex situ di Emys orbicularis ingauna e ripopolamento nella piana di Centa
Miglioramento della qualità dell'habitat e dei luoghi di nidificazione, tramite la rimozione di vegetazione erbacea e arbustiva e l'inserimento di nuove aree di basking dove gli animali possono sostare al sole
Valutazione dell'impatto sanitario e ambientale, prima e dopo il ripopolamento, tramite analisi qualitative e quantitative
Informazione e sensibilizzazione verso il grande pubblico, presso l'Acquario di Genova e il Giardino zoologico e di Pistoia.

Tutti gli esemplari rilasciati avranno una marcatura di identificazione, un microchip e alcuni di essi verranno dotati di una piccola radiotrasmittente per seguirne gli spostamenti in natura con tecniche di radio-tracking, sotto il coordinamento del DISTAV (Dipartimento di Scienze della Terra, Ambiente e Vita dell'Università degli Studi di Genova). In questo modo, nell'arco dei mesi successivi, sarà possibile monitorare e controllare gli esemplari rilasciati.

Gli esemplari che saranno reintrodotti nell'ambiente naturale, sono nati negli anni passati grazie al primo progetto nato per la conservazione di questa specie, il Progetto Emys, che dal 2000 vede diversi partner lavorare fianco a fianco per la conservazione e riproduzione della testuggine palustre Emys orbicularis ingauna, originaria del territorio albenganese, che fino a qualche anno fa si reputava estinta a causa delle fortissime alterazioni del suo habitat naturale, subìte a partire dagli anni '60.

La storia del primo progetto di conservazione della testuggine palustre Emys orbicularis ingauna

Il Progetto Emys nel 2001 viene formalizzato con un protocollo d'intesa tra importanti istituzioni: Provincia di Savona, Acquario di Genova, Comunità Montana Ingauna, Coordinamento Provinciale di Savona del Corpo Forestale dello Stato, DIP.TE.RIS. dell'Università degli Studi di Genova, le Associazioni Pro Natura Genova e WWF Liguria. Dal 2003 il Progetto viene anche sostenuto dalla Fondazione Acquario di Genova ONLUS.

Nel corso di questi anni uno dei risultati più significativi del Progetto è stata, nel 2004, l'ascrizione della testuggine palustre della Piana di Albenga alla nuova sottospecie Emys orbicularis ingauna, unico vertebrato esclusivo della Liguria.

La collaborazione tra le istituzioni coinvolte nel Progetto, a cui hanno aderito negli anni il Comune di Albenga, il Comune di Garlenda ed il Comune di Villanova d'Albenga, ha consentito anche la creazione di un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e l'ampliamento di altre aree protette, espressamente dedicate alla tutela delle zone umide della piana albenganese.

Dal 2005 ad oggi la Provincia di Savona ha realizzato, nei SIC del comprensorio ingauno, un totale di sei significativi interventi di ripristino, valorizzazione e recupero naturalistico-ambientale di zone umide, nell'ambito di progetti cofinanziati con fondi europei per la Rete "Natura 2000".

Nel 2006 il progetto Emys ha ricevuto il premio Panda d'Oro, Diploma per la Conservazione della Biodiversità rilasciato ogni anno dal WWF ad Enti pubblici e soggetti privati per la realizzazione di specifici progetti concreti ed operativi sul territorio.

Nel 2009, il progetto ha ricevuto un finanziamento dall'EAZA (Associazione Europea di Zoo e Acquari) nell'ambito dei fondi raccolti dalla campagna internazionale Shellshock che aveva l'obiettivo di combattere la minaccia di estinzione di questi rettili, che vivono sulla terra da 250 milioni di anni e si distinguono in 272 specie differenti; 8 di esse sono estinte o estinte in natura, 25 fortemente a rischio, 46 in pericolo, 57 vulnerabili.

Nella piana di Albenga, dove si trovano i siti di rilascio, dal 2001 opera il Centro Emys di Leca di Albenga, dove si concentrano le attività di riproduzione e allevamento degli esemplari destinati agli interventi di ripopolamento in natura.

Attualmente il Centro ospita circa 100 esemplari tra femmine e maschi adulti, sub adulti e giovani. Le uova, deposte nei mesi di giugno e luglio, vengono incubate al centro in condizioni analoghe a quelle naturali.

I piccoli, come tanti altri in passato, trascorrono i primi anni di vita all'Acquario di Genova, in un ambiente a loro dedicato che quest'anno è stato completamente rinnovato ed ampliato proprio grazie al fianziamento europeo. Il personale dell'Acquario di Genova ne segue l'accrescimento ed effettua, quando necessarie, le terapie veterinarie. Trascorsi circa due anni di vita, tornano al Centro per un periodo di acclimatamento, al termine del quale vengono rilasciati in natura. Il buon successo del programma di riproduzione permetterà di rilasciare un numero sempre maggiore di esemplari nelle stagioni future e scongiurare il pericolo di estinzione di questa specie, simbolo della biodiversità dell'Albenganese.

L'impegno dell'Acquario di Genova, gestito da Costa Edutainment, e della Fondazione Acquario di Genova ONLUS nel progetto Emys si è concretizzato a partire dal 2004 anche in diverse azioni di divulgazione e sensibilizzazione, in linea con la propria missione di informare e sensibilizzare il pubblico alla conservazione, la gestione e l'uso sostenibile degli ambienti acquatici, per promuovere comportamenti positivi e responsabili. Tra queste, l'allestimento all'interno de La città dei bambini e dei ragazzi, gestita come l'Acquario di Genova da Costa Edutainment, dello stagno delle testuggini. Questa area espositiva ha lo scopo di insegnare anche ai più piccoli la storia delle testuggini acquatiche americane (Trachemys scripta, Pseudemys concinna, Pseudemys nelsoni, etc.) comunemente vendute nei negozi come animali da compagnia e poi abbandonate negli stagni e nei corsi d'acqua una volta cresciute; questa esposizione sottolinea l'impatto ambientale negativo che questi abbandoni comportano sulla testuggine palustre europea (Emys orbicularis).

L'importanza dell'educazione e sensibilizzazione del pubblico rispetto al suo coinvolgimento in queste problematiche legate alle specie aliene in ambito urbano è evidenziata anche dal fatto che grazie ai fondi europei del progetto LIFEEMYS si sono potute realizzare due nuove aree visibili al pubblico, presso l'Acquario di Genova e il Giardino Zoologico di Pistoia, finalizzate a far conoscere la testuggine palustre europea e le minacce rappresentate dal rilascio in natura di testuggini acquatiche alloctone.

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