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Una domenica a Volandia

Volandia si trova a pochissima distanza dall'aeroporto di Malpensa ed è facilmente raggiungibile con l'automobile o con i mezzi pubblici. I padiglioni sono ricavati da quelli delle officine Caproni, una delle più antiche aziende costruttrici di aerei in Italia e nel mondo, gli edifici stessi quindi contribuiscono a creare un'atmosfera particolarmente interessante.

Pur essendo un museo tematico a tutti gli effetti, abbiamo ritenuto giusto inserire Volandia tra i “nostri” parchi di divertimento perchè l'esperienza didattica risulterà interessante e divertente: imparare interagendo con gli oggetti è infatti uno dei modi migliori per apprendere nuove nozioni.

Come i migliori e più moderni musei aeronautici Volandia espone repliche di aerei e modelli originali. In molti casi è possibile salire a bordo, esaminare le sezioni dei mezzi, interagire con gli oggetti o esaminarne particolari smontati e sezionati.

Abbiamo visitato Volandia in una domenica di settembre, una giornata non particolarmente affollata con tempo bello ma già decisamente autunnale. Segnaliamo subito che sono due le aree ad alta concentrazione di persone: la zona dei simulatori di volo e l'area gioco dei bambini. Se siete interessati a provare i simulatori di volo a disposizione consigliamo di recarvi a Volandia sul presto, idealmente 10 minuti prima dell'apertura. Appena entrati nell'area ignorate tutti gli altri padiglioni e il percorso consigliato: girate subito a destra e recatevi direttamente all'area dei simulatori, in questo modo eviterete le file e troverete il personale addetto ancora “fresco” e pieno di energie. In tarda mattinata e nel pomeriggio la zona dei simulatori risulta piuttosto affollata e può capitare di dover aspettare prima di poter intraprendere la sessione di volo simulato. Alla fine della giornata poi gli “amici di volandia” possono essere piuttosto stanchi.

Dopo aver visitato i simulatori si può passare a visitare con tutta calma i padiglioni espositivi. Il primo si chiama “Il sogno del volo, Ala fissa”. Come la maggior parte delle aree del museo piacerà agli appassionati e non solo, nel padiglione infatti sono esposti aerei che hanno fatto la storia dell'aviazione e poterli ammirare da vicino è un'esperienza che non può lasciare indifferenti.

Il Padiglione Spazio permette di avere una visione panoramica sul volo alla conquista dello spazio; sono visibili totem interattivi, plastici, modelli e audiovisivi che ripercorrono le più importanti tappe dell'esplorazione spaziale dalle missioni Apollo alla Stazione Orbitante. A proposito delle missioni lunari, all'interno del padiglione è possibile provare le sensazioni degli astronauti sbarcati sulla luna indossando dei guanti identici a quelli realmente in uso per toccare della polvere e del pietrisco simile a quello che si potrebbe toccare sulla Luna.

Agli elicotteri è dedicato il padiglione Ala Rotante che accoglie alcuni esemplari interessanti: di sicuro impatto la gigantesca molte del Chinook visitabile anche internamente.

convertiplanoIl padiglione dedicato al Futuro del volo racconta della storia di Agusta-Westland, azienda italiana che produce elicotteri moderni ed esportati in tutto il mondo ed ospita un Convertiplano AW 609, un velivolo progettato per concretizzare un vecchio sogno degli amanti del volo e cioè unire le prestazioni e le caratteristiche di un aereo con quelle di un elicottero prendendo il meglio dei due mondi e realizzando una macchina in grado di decollare e atterrare verticalmente grazie al principio dell'ala rotante per poi, in quota, volare sostenendosi soprattutto grazie all'ala fissa come per gli aerei. Un interessante audiovisivo presenta e spiega in modo chiaro e dettagliato le possibilità di spingersi oltre gli attuali limiti con il volo ipersonico mostrando le difficoltà fisiche dell'impresa e illustrando le tecniche studiate per permettere il volo ad altissime velocità. Allo stato attuale della tecnologia il volo ipersonico resta un sogno, dati i costi proibitivi della realizzazione di aerei di questo tipo, relegato a pochi aerei militari ma in futuro non è detto che non ci siano positive evoluzioni.

I super-appassionati di modellismo apprezzeranno l'esposizione della collezione Piazzai con più di 1200 modelli in scala per ripercorrere la storia dell'aviazione in miniatura, dai pionieri dei più pesanti dell'aria fino ai più moderni velivoli militari e civili passando per le due guerre mondiali.

Tra i velivoli storici del Secondo Conflitto Mondiale è possibile apprezzare le repliche di un Macchi MC 202 e di un 202 oltre a un immancabile e onnipresente Fiat CR42. Un DC3 in versione civile arricchisce la collezione di velivoli della metà del secolo scorso.

Insieme a queste repliche fanno “gli onori di casa” alcuni famosissimi velivoli moderni di produzione Aermacchi e in particolare un 336 e un 339, quelli che equipaggio la pattuglia acrobatica nazionale, le Frecce Tricolore.

sm 79Tra i velivoli visibili vi è poi un'esposizione piuttosto particolare: in una delle sale è infatti visibile il relitto di un Savoia Marchetti SM79 che non è stato, volutamente, restaurato ma è esposto in quello che può essere considerato un veritiero diorama: il velivolo esposto infatti proviene da un gruppo di aerosiluranti 79 recuperati in Libano, in condizioni piuttosto malridotte al punto da renderne impossibile un restauro accurato, è stato così deciso di ricreare una situazione particolare, ovvero un velivolo costretto ad un atterraggio di fortuna nel deserto di Libia. Accanto al velivolo si trova una spiegazione dettagliata che ne racconta l'ultimo drammatico volo e la tragica fine dell'equipaggio.

Chi abita in zona potrà anche usufruire della biblioteca con annesso archivio storico.

Particolarmente apprezzabili visitando Volandia:

    • L'atmosfera: i padiglioni sono ricavati dalle ex officine aeronautiche Caproni, un luogo in cui gli aerei venivano costruiti. Realizzati in mattoni all'inizio del secolo tutti gli edifici, perfettamente mantenuti, contribuiscono a realizzare uno dei migliori musei aeronautici d'Europa.
    • Gli amici di Volandia: i volontari che si incontrano durante il percorso più che dei custodi sono delle guide, dei veri appassionati di aeronautica, sempre disponibili a rispondere alle domande dei visitatori con gentilezza e competenza.
    • L'attenzione per famiglie e bambini. I più piccoli apprezzeranno moltissimo le due aree gioco, sia quella al coperto con i gonfiabili sia quell'aperto in cui potranno scatenarsi. Papà e mamme potranno rilassarsi sapendo che i piccoli sono sempre sorvegliati e apprezzeranno il bar ristorante per godere qualche momento di tranquillità.

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